Definita dallo storico Cesare Brandi “città che nessuno celebra”, Trani è effettivamente uno di quei centri che racchiudono bellezze architettoniche ed artistiche di notevole pregio, presentandole al visitatore senza ostentazione, ma con la consapevolezza di offrire preziose testimonianze di un passato carico di importanza. La felice posizione in un’insenatura della costa pianeggiante a nord di Bari ha consentito a Trani di svilupparsi rapidamente in epoca romana (con il nome di Turenum) e di diventare nel medioevo uno dei più rilevanti porti della Puglia, punto di transito con l’Oriente per persone e merci di ogni genere. E’ questo il momento di maggiore gloria per la città segnato, alla fine dell’XI secolo, dall’inizio della costruzione della cattedrale, legata alle vicende del patrono della città, S. Nicola pellegrino, che qui morì mentre era in viaggio per Roma. La chiesa, realizzata in stile romanico-pugliese, è circondata da un grande piazzale affacciato sul mare, che costituisce un affascinante momento di contatto sia per chi osserva il profilo della città dalla costa, sia per chi vi si avvicina dal mare. Il maestoso campanile è la ricostruzione fedele dell’originale, edificato nel XIII secolo e collegato alla cattedrale da una struttura ad arco, effettuata a metà del Novecento, a causa delle precarie condizioni statiche della struttura, con lo stesso materiale smontato e ricostruito. Particolarmente suggestive le tre altissime absidi, che danno l’impressione di essere le canne di uno smisurato organo che sorge dal mare. Sempre sul lungomare si erge, a poca distanza dalla cattedrale, il maestoso castello svevo. Costruito agli inizi del Duecento da Federico II, l’edificio venne ampliato e rinforzato nel Cinquecento con l’aggiunta dei due grossi bastioni difensivi. Trasformato prima in tribunale e poi in carcere, mantenne questa funzione fino a circa trent’anni fa, quando venne restaurato per essere convertito in museo. Rientrando verso il centro storico si passa per la via S. Martino, che ospita l’omonima chiesa, una delle più antiche e suggestive della città. Più bassa del livello stradale di circa due metri la chiesa, costruita intorno al IX o X secolo in uno stile romanico molto semplice, conserva sarcofagi, capitelli, colonne e, in diversi punti della navata sinistra, tracce di affreschi. Attualmente la chiesa accoglie i riti della chiesa ortodossa rumena. Si prosegue per le vie Sinagoga e via Scolanova che ricordano l’antico insediamento ebraico di Trani, il più importante dell’Italia meridionale, come testimoniato un tempo dalla presenza di ben quattro sinagoghe. Oggi ne rimane una sola, quella di Scolanova nella via omonima, del XIII secolo, riaperta pochi anni fa al culto dopo cinquecento anni. L’edificio, tutto in pietra e accessibile per mezzo di una scalinata esterna addossata alla facciata occidentale, è la più antica sinagoga d’Europa. Si giunge al porto e si transita per la via Ognissanti, dove si trova la chiesa omonima, detta anche dei Templari, una delle più belle e suggestive della città. Costruita in stile romanico nella prima metà del XII secolo nel cortile dell’Ospitale dei Templari, presenta un doppio portico ed una fascia riccamente scolpita sul portale maggiore. Qui prestarono giuramento i cavalieri normanni in partenza per la prima crociata. Superato il porto si giunge in piazza Plebiscito dove si aprono, sul mare, gli splendidi giardini della villa comunale ricavati da un terrazzamento delle antiche mura. La villa comunale, realizzata agli inizi dell’Ottocento, ingloba il fortino realizzato a difesa del porto, dal quale si ammira il magnifico panorama della città. In un viale sono disposte sei colonne miliari della via Traiana che collegava in epoca romana Roma con Brindisi, mentre un ampio balcone permette di osservare nella sua interezza il lungomare di Trani. Da non perdere, infine, le tradizionali manifestazioni della Settimana Santa, in particolare quelle del Venerdì Santo: la Processione dell’Addolorata (la “Madonna di notte” come viene chiamata dai locali) prima dell’alba, attraverso le vie del centro storico, e la Processione dei Misteri nel pomeriggio.