Tra Firenze e Siena, nel cuore della Toscana, si trova una vasta area collinare, ammantata di vigneti e oliveti, dove occhieggiano borghi medievali, castelli, chiese e case coloniche: sono le Colline (o i Monti) del Chianti, dove si produce uno dei vini più famosi del mondo, a buon diritto uno dei simboli della tradizione enogastronomica d’Italia. Un territorio dove, ancora oggi, i ritmi di vita e di lavoro sono dettati dall’alternarsi delle stagioni e dalle secolari regole che scandiscono la coltivazione della vite, la vendemmia, l’invecchiamento del vino e l’imbottigliamento. Un “mondo a parte”, verrebbe da dire, di cui il piccolo paese di Gaiole in Chianti, da quasi mille anni, è uno dei simboli, con un territorio esteso su 129 chilometri quadrati e abitato da sole 2400 persone! Una vacanza in questo antico borgo permetterà, veramente, di “staccare la spina”, alloggiando magari in uno dei suoi 22 agriturismo, anche di alto livello, che costituiscono il punto di forza turistico della località, nella più tipica tradizione toscana.
L’abitato di Gaiole in Chianti iniziò a prendere forma poco dopo l’anno mille, non per esigenze militari, come in genere accadeva a quei tempi, ma commerciali, sotto forma di un “mercatale”, a servizio dei borghi, dei castelli e delle fattorie che punteggiavano le colline circostanti. Grazie alla sua posizione baricentrica, lungo la valle del torrente Massellone, già nel 1215 Gaiole era un’importante centro di mercato, con una caratteristica “strada-piazza” – l’attuale via Ricasoli – che ancora oggi contraddistingue il centro del borgo. Il primo documento notarile in cui compare il nome “Chianti”, riferito ai vini prodotti in questa zona, risale al 1398, ma in realtà la tradizione vitivinicola è ben più antica, come ha dimostrato il ritrovamento, in un sito archeologico, di alcuni semi di “Vitis Vinifera” vecchi di 23 secoli!
Grazie a questa tradizione millenaria, un soggiorno a Gaiole in Chianti permetterà di apprezzare tutte le ottime specialità enogastronomiche di questa splendida terra – il vino, l’olio, il cacio, i dolci… – ad esempio nel corso della caratteristica “Sagra della bruschetta”, in programma ogni anno a settembre. Sarà possibile visitare cantine e fattorie, pranzare nei tipici agriturismo, assistere alle attività della vendemmia, conoscere la procedura e le tecniche che portano alla nascita del Chianti, e molto altro ancora.
I dintorni del paese, come detto, sono punteggiati di antichi castelli – alcuni ridotti a ruderi, altri perfettamente conservati – visitabili percorrendo la cosiddetta “Strada dei castelli del Chianti”: un itinerario turistico per certi versi entusiasmante, in un contesto ambientale di rara suggestione, articolato in sei differenti percorsi, di varia lunghezza. Tra i luoghi da non perdere, possiamo ricordare il Castello di Brolio, di origine longobarda, più volte modificato nel corso dei secoli, con una grandiosa cinta bastionata pentagonale e un interno che conserva, accanto a una grande villa neogotica, il cassero medievale e la chiesa romanica. Altrettanto spettacolari il Castello di Meleto, circondato da coreografici vigneti, oggi sede di un prestigioso agriturismo, e il borgo murato di Vertine, in paesaggi da cartolina, impossibili da dimenticare.