Nel suggestivo ambiente della costiera del Cilento, tutelata dall’omonimo parco nazionale, una località dalle antichissime e misteriose origini, con uno dei siti archeologici più vasti dell’Italia meridionale, accanto a una chilometrica spiaggia sabbiosa, insignita della prestigiosa Bandiera Blu 2009. Una cittadina dove trascorrere un’ideale e rilassante vacanza, con l’azzurro del Mar Tirreno che contrasta piacevolmente con il verde delle colline dell’entroterra, ammantate di oliveti, a formare uno dei litorali più attraenti della Campania, e non solo. 

Il borgo capoluogo di Ascea, a 235 metri di quota, sui dolci pendii collinari che si elevano dal mare, risale sostanzialmente all’inizio del XIX secolo, ma in realtà, come detto, le origini della località sono ben più antiche. Intorno al 540 a.C. profughi della città greca di Focea, nell’Asia Minore, fondarono la città di Elea, che in seguito i romani avrebbero chiamato Velia. La nuova città sorse su un promontorio, anticamente proteso nel mare, diventando un importante centro portuale e commerciale. Già pochi decenni dopo la sua fondazione, la città si conquistò celebrità e rispetto in tutto il bacino del Mediterraneo, grazie all’opera dei filosofi Parmenide e Zenone: essi costituirono una scuola di pensiero nota in tutto il mondo greco, con un notevole sviluppo delle scienze mediche e matematiche. Col trascorrere dei secoli, l’insabbiamento del porto e le frequenti incursioni dei pirati portarono, sul finire del medioevo, al progressivo abbandono della città, e alla nascita di altri borghi sulle colline, tra cui l’attuale Ascea.

Dell’antica Elea-Velia rimane oggi un vasto parco archeologico visitabile, tra i maggiori e più interessati del sud-Italia. Tra i luoghi di maggiore interesse, possiamo ricordare: lunghi tratti delle antiche mura (V-III secolo a.C.), i resti delle terme romane, molti edifici greci e romani, il maestoso Arco di Porta Rosa, l’Acropoli e gli edifici più antichi della città (VI secolo a.C.), il monumentale teatro greco (rifatto dai Romani), il poderoso castello medievale col suo torrione cilindrico (secoli XI-XII), l’area sacra dedicata a Zeus, e moltissimo altro ancora.

Adiacente a questa suggestiva area archeologica, si stende il cuore turistico di Ascea, ovvero la frazione Marina, con i suoi sei chilometri di spiaggia sabbiosa, di colore bianco, insignita della prestigiosa Bandiera Blu. Un arenile tranquillo e ben attrezzato, dove trascorrere ideali giornate di riposo e di divertimento, delimitato all’estremità meridionale dalla spettacolare e romantica “Scogliera”, con varie grotte, raggiungibili solo dal mare. Numerose anche le manifestazioni tradizionali, sempre di grande fascino, tra cui la processione in barca in onore della Madonna di Portosalvo, il 27 agosto.

Infine, ricordiamo che Ascea è una delle ideali basi di partenza per visitare il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, la seconda più vasta area protetta d’Italia. Un ambiente prettamente appenninico, in gran parte integro, culminante nei 1898 metri del Monte Cervati, la vetta più alta della Campania. Vallate e crinali di grande bellezza, con estese foreste e sconfinati pascoli, che in determinati periodi stagionali offrono uno spettacolo meraviglioso: vastissime e profumate distese di lavanda, che coprono di azzurro le zone non boscate e perfino i margini delle faggete. Senza dimenticare i grandi tesori d’arte, come la famosa Certosa di Padula, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.