Una quarantina di chilometri a nord-ovest di Roma, sullo sfondo dell’azzurro del mare, si trova uno dei più vasti e impressionanti siti archeologici del mondo antico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: la straordinaria Necropoli della Banditaccia, in Comune di Cerveteri, ovvero una delle più antiche e floride città etrusche. Una ricchezza storica e artistica eccezionale, che da sola vale il viaggio, ma non solo: Cerveteri è incastonato in un piacevole e verdeggiante paesaggio collinare, che dolcemente sale a raggiungere l’ampio e coreografico Lago di Bracciano, uno dei più suggestivi laghi vulcanici del Lazio, quasi perfettamente circolare. Dall’altro lato, a pochi chilometri, gli amanti del mare potranno rilassarsi sulle ampie spiagge bagnate dal Tirreno, per una località dove soggiornare nella massima tranquillità, magari in uno dei tanti agriturismo e Bed & Breakfast, che rappresentano l’ossatura della struttura recettiva della cittadina.
Documentata per la prima volta nell’anno 540 a.C., in realtà le origini di Cerveteri sono ben più antiche, con insediamenti stabili e organizzati già nel IX secolo a.C. Innumerevoli testimonianze archeologiche hanno permesso di ricostruire nel dettaglio l’antica storia di questa città, una delle maggiori del mondo etrusco, e tra i principali centri commerciali del tempo, tra l’altro in stretto contatto con i Fenici e con Cartagine, grazie al porto di Pyrgi (l’attuale Santa Severa). Dopo aver toccato l’apice della sua potenza intorno al VI secolo a.C., Cerveterì iniziò lentamente a decadere, riducendosi al rango di piccolo centro termale romano, per poi venire pressoché abbandonato nel corso del medioevo, anche per l’imperversare della malaria. Una graduale rinascita prese il via solo nel ‘500, fino ad arrivare ai giorni nostri, con il turismo che, ormai, è la voce primaria dell’economia cittadina.
Il punto di forza turistico di Cerveteri è, come detto, il suo patrimonio storico e archeologico, tra cui spicca la necropoli etrusca della Banditaccia, la più antica ed estesa del Mediterraneo, con 400 ettari di superficie e migliaia di tombe. La parte recintata e visitabile comprende circa 10 ettari e 400 tumuli – dal IX al II secolo a.C. – a formare una straordinaria e impressionante “città dei morti”, che lascerà senza fiato. La visita rappresenta, di fatto, una piacevole passeggiata, in quella che, a prima vista, appare come una vera città, organizzata secondo canoni che ne prevedono la divisione in isolati, tagliati da strade principali e da vie secondarie, lungo le quali si susseguono le tombe che, dall’aspetto esterno, ricordano la struttura e la fisionomia di normali abitazioni. Il simbolo della necropoli è, sicuramente, la Tomba dei Rilievi, unica nel suo genere: un grande ipogeo gentilizio della fine del IV secolo a.C., con una particolare decorazione della camera funeraria, impreziosita da rilievi in stucco dipinto, che riproducono oggetti d’uso quotidiano e figure di dèmoni. Tra gli altri luoghi da non perdere, possiamo ricordare: il centro storico medievale di Cerveteri, con il suo castello; il Museo Nazionale Cerite; la necropoli di S. Angelo, con ipogei aperti; i monumentali Grandi Tumuli, e moltissimo altro ancora.
Da segnalare, infine, le belle spiagge di Marina di Cerveteri e di Campo di Mare, servite da alcuni stabilimenti balneari attrezzati, e gli incantevoli dintorni collinari, ideali per piacevoli gite e passeggiate, immersi nel verde, tra coreografici vigneti.