Per secoli una provincia dell’Impero Asburgico, la Slovacchia è uno Stato “giovane”, pressoché al centro dell’Europa, che ha saputo conquistare la sua piena indipendenza in modo pacifico, con la cosiddetta “rivoluzione di velluto”, all’inizio degli anni ’90 del ‘900.
E’ un Paese prevalentemente montuoso, con un natura rigogliosa e in buona parte integra, caratterizzato da radicate tradizioni popolari e rurali, una sorta di giardino, nel cuore del Vecchio Continente. Vasto come il Piemonte e la Lombardia, con meno di sei milioni di abitanti, la Slovacchia è ricca di montagne e colline, che coprono i quattro quinti del Paese, con modeste pianure solo nelle zone più meridionali. La catena montuosa principale è rappresentata dalle selvagge Alpi Tatra, tutelate dall’omonimo parco nazionale, culminanti con i 2.655 metri del Monte Gerlach.
La capitale della Slovacchia è Bratislava, all’estremità occidentale del Paese, in riva al Danubio: una città dalle antichissime origini, probabilmente esistente già ai tempi dei Celti. In epoca medievale, Bratislava svolse un importante ruolo nella storia del Regno d’Ungheria, tanto da ospitare, nel duomo gotico di San Martino, le incoronazioni di undici re. La città si arricchì così di grandiosi palazzi e insigni monumenti, offrendo al visitatore di oggi un centro storico di grande interesse. A cominciare dal suo grandioso castello, che dall’alto del suo colle domina la città: di probabile origine Celtica, assunse l’attuale aspetto nel XV secolo, per poi essere fedelmente ricostruito dopo il devastante incendio del 1811. Altrettanto interessanti il già citato duomo, il palazzo del vecchio municipio – il più antico della città -, il Palazzo Arciverscovile, nel suo insolito colore rosa, e la Porta di San Michele, a testimonianza dell’antica cinta muraria che difendeva la città.
Nei dintorni della capitale, non mancare di visitare il Castello di Devin, uno dei più antichi della Slovacchia, documentato già nell’anno 864. Infine, per godere di un bel panorama sulla città, si può salire sulla sommità del vicino Colle Kamzik. Quasi all’estremità opposta del Paese, si trova la città di Kosice, anch’essa di antichissime origini, documentata per la prima volta nel 1230. Anche Kosice, alla pari di Bratislava, svolse un ruolo importante nella storia del Regno d’Ungheria, tanto che Re Ludovico I d’Anjou promosse Kosice al secondo posto nella gerarchia delle città regie dell’Ungheria, seconda solo a Buda. Addirittura, sul finire del ‘400, Kosice era uno dei maggiori centri commerciali e artigianali dell’Europa centrale.
E’ una città storicamente importante, giunta fino a noi con un grande patrimonio artistico, a cominciare dal duomo gotico di S. Elisabetta, la più grande chiesa del Paese, edificata dal 1378 al 1508, più volte rimaneggiato e restaurato, con un grandioso interno a cinque navate. A poca distanza, troviamo la cappella gotica di S. Michele, la torre rinascimentale di Urbano e il grande Teatro di Stato, in stile neobarocco (fine ‘800). Kosice è tutta da vedere, alla pari dei suoi incantevoli e verdeggianti dintorni, meta di rilassanti gite: la località montana di Kavecany, dove in inverno si può sciare; il romantico lago artificiale di Ruzin; il geyser freddo di Herlany, che ogni 32-34 ore lancia un getto d’acqua alto fino a 30 metri, per la durata di circa 30 minuti. Kosice può inoltre rappresentare l’ideale base di partenza per gite lungo le dolci vallate Slovacche, punteggiate di castelli, villaggi rurali e di un genere particolare di chiese: le chiese in legno, mirabile esempio di architettura e di devozione popolare. Si tratta di edifici religiosi molto rari, costruiti rigorosamente solo in legno, con tronchi sovrapposti, senza l’uso di chiodi, che simboleggiano la crocifissione di Gesù.
I monti della Slovacchia sono inoltre l’ideale per escursioni e trekking, magari con una sosta in qualche ristorante tipico, per gustare la cucina locale, con le sue ricche e sostanziose zuppe, che in passato spesso sostituivano il secondo piatto. La Slovacchia è perciò un paese di grande interesse storico e naturalistico, per vacanze nella tranquillità, lontano dalle grandi folle.