Il più “giovane” Stato d’Europa, indipendente dal 3 giugno 2006, si apre al turismo internazionale, offrendo un ambiente naturale pressoché integro, unito a una grande ricchezza storica e culturale, retaggio di una storia millenaria. E’ un vero e proprio “giardino” nel cuore dei Balcani, non a caso proclamato, già nel 1991, primo “Stato ecologico” del mondo. A seguito della dissoluzione della ex Jugoslavia, il Montenegro si ritrovò unito alla Serbia, nella cosiddetta “Repubblica di Serbia e Montenegro”. Un graduale processo politico, portò in seguito al referendum del 21 maggio 2006, che sancì la piena indipendenza del Montenegro.
Vasto poco più dell’Abruzzo, con nemmeno 700mila abitanti, il Montenegro si presenta prevalentemente montuoso, con l’articolata catena delle Alpi Dinariche, culminanti con i 2.522 metri del Bobotov Kuk. A ovest, troviamo invece 293 chilometri di coste, bagnate dal Mare Adriatico. Di fatto, il Montenegro può suddividersi in due aree turistiche: l’interno montuoso e la costa. Iniziamo dai monti, che hanno dato il nome stesso allo Stato: il toponimo “Montenegro” si riferisce, infatti, al colore scuro e intenso delle foreste che un tempo coprivano le Alpi Dinariche, così come era possibile vederle dal mare.
Le montagne del Montenegro, nonostante la quota non esasperata, offrono ambienti pressoché selvaggi, nel senso più letterale del termine, con in evidenza il gruppo del Durmitor, tutelato dall’omonimo parco nazionale, esteso su 39mila ettari, di cui 20mila dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La zona del Durmitor, visitabile dalla città di Zabljak, si caratterizza per la presenza di 17 laghi glaciali e di ben 23 vette che superano i 2.300 metri di quota: una sorta di ciclopico labirinto di vette e valli, crinali e altopiani, con la possibilità di compiere escursioni di grande fascino, sia per principianti che per esperti. Tra i luoghi da non perdere, il fantastico canyon di Tara, che con i suoi 1.300 metri è il più profondo d’Europa, e la “Grotta di ghiaccio” poco sotto la vetta della Obla Glava, a 2.100 metri di quota: un affascinante fenomeno naturale, con spettacolari stalattiti e stalagmiti. E poi, in inverno, le belle piste di sci di Velika Kalica.
Spostiamoci ora sulla costa Adriatica: un litorale vario, movimentato, mai monotono, con una grande varietà di ambienti e di paesaggi. Alcune spiagge si estendono per chilometri, altre per poche decine di metri; alcune si affacciano sul mare aperto, altre sono nascoste all’interno di insenature; a volte la vegetazione arriva a sfiorare il mare, altre volte la costa si fa quasi scogliera.
In una parola, il paradiso degli amanti del mare, con 117 spiagge censite, per complessivi 73 chilometri. Una delle località più note e attrezzate è sicuramente la Riviera di Tivat, con 17 spiagge e tre suggestive isole di fronte alla costa. Altrettanto famose sono le spiagge di Budva, con la loro sabbia finissima, con una miriade di insenature, baie, promontori e isolette.
Ma il Montenegro non è solo natura: grazie alla sua privilegiata posizione, a cavallo tra Oriente e Occidente, i primi centri abitati iniziarono a sorgere già nel V secolo a.C.. Con il trascorrere dei secoli, ecco sorgere città e fortezze, chiese e monasteri, a formare un patrimonio storico e culturale di prima grandezza. Come il centro storico di Kotor, una delle città medievali meglio conservate dei Balcani, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La città conserva l’impianto urbanistico del XII – XIV secolo, con un grandioso sistema fortificato, costituito da oltre quattro chilometri di cinta muraria, alta venti metri, di origine Illirica. Altrettanto interessante è la città vecchia di Bar, sulle pendici del Monte Rumija, con edifici risalenti addirittura al X secolo.
Il centro amministrativo ed economico del Montenegro è Podgorica, nel sud del Paese, in riva a sei fiumi: una città prettamente moderna, tipicamente occidentale, dominata dall’alta Sat-kula – la torre in pietra dell’orologio – che funziona come un faro, ed è uno dei simboli della città. Per avere un’idea dell’antica Podgorica, si possono visitare i siti archeologici di Duklja e di Varos, in un suggestivo tuffo nel passato. Dotata di ottime strutture turistiche, la città può essere considerata l’ideale base di partenza per visitare il Montenegro: come il non lontano Lago di Skadar e la soleggiata valle di Zetska. Podgorica offre numerosi ottimi ristoranti, dove gustare la tipica cucina locale, come la gustosa carne di agnello o capretto alla brace, o la triglia fritta in padella. Una cucina appetitosa, per un Paese tutto da scoprire.