L’accogliente, tranquilla ed efficiente “anticamera turistica” di Venezia –la città più bella del mondo – ma anche dell’intero basso Veneto, con le sue antiche città d’arte, le sue incantevoli campagne punteggiate di borghi medievali, e infine le sue dorate spiagge sabbiose, lunghe decine di chilometri, affacciate sull’azzurro dell’Adriatico. Così, in estrema sintesi, possiamo riassumere le attrattive e le prerogative turistiche di Mestre, la frazione di terraferma di Venezia: una cittadina moderna e funzionale, con ottimali strutture recettive e di svago, senza alcun problema logistico e di parcheggio, con costi di soggiorno sicuramente minori rispetto ad altre e più famose località. Per la sua posizione, Mestre rappresenta un’ideale e comoda “base di partenza” per visitare prima di tutto gli immensi tesori d’arte di Venezia (raggiungibile con i mezzi pubblici in una ventina di minuti) e naturalmente le altre grandi città d’arte venete, come Padova, Vicenza e Treviso. Numerosi anche gli itinerari culturali, artistici ed enogastronomici, di grandissimo interesse: l’itinerario del Tiepolo, lo “Stradon del Vin Friularo” a sud di Padova, le “Strade dei vini del Piave”, e altri ancora. Senza dimenticare, come già accennato, le romantiche spiagge affacciate sull’Adriatico, a poche decine di minuti d’auto: Bibione, Caorle, il “Litorale del Cavallino”, Eraclea Mare, Jesolo e il suo Lido, Chioggia e la frazione Sottomarina…, con solo l’imbarazzo della scelta.

Il volto moderno di Mestre non deve però trarre in inganno: essa custodisce un insospettato “cuore antico”, a cominciare dalle sue leggendarie origini, legate a uno dei miti più affascinanti di tutti i tempi, ovvero la distruzione di Troia. Secondo la tradizione, l’eroe Antenore riuscì a fuggire dalla città assediata a capo del popolo degli Eneti, raggiungendo in nave la costa dell’alto Adratico: una volta sbarcato, fondò la città di Padova, dando all’intera zona il nome del suo popolo, cioè Veneto. Un suo compagno – Mesthle, figlio di Pilemene, re di Paflagonia – si spinse invece fin verso la laguna, stabilendosi in una località boscosa, conosciuta come “Selva Fetontea”, dove fondò un’altra cittadina, alla quale diede il proprio nome: Mestre. Da un punto di vista storico, è invece probabile che Mestre sia stata fondata dai Romani, come un “oppidum”, cioè un centro amministrativo e fortificato, in seguito distrutto dalle orde di Attila. Sulle sue rovine sarebbe poi sorto – presso l’attuale Ospedale Civile – il primo castello cittadino (Castelvecchio), ovvero il nucleo fondante dell’attuale città.

Visitando Mestre, non si potrà non soffermarsi a lungo in Piazza Ferretto, recentemente ristrutturata e chiusa al traffico: intorno al vasto spazio aperto – il “salotto” della città – si possono ammirare il seicentesco Duomo di San Lorenzo, il porticato Palazzo del Re e l’antichissima Torre dell’Orologio, documentata già nel XIII secolo. Da visitare anche i due grandi parchi cittadini: Parco Albanese Bissuola e Parco San Giuliano, dal quale si gode una spettacolare e inaspettata veduta panoramica sulla laguna.