Nella stupenda cornice del Golfo di Napoli, sullo sfondo del Vesuvio, l’Isola di Procida può essere considerata la “sorella minore” dell’Arcipelago Campano, di cui fanno parte le più grandi e celebri Capri e Ischia.
Alla pari delle due “sorelle maggiori”, Procida offre al turista un tipico ambiente mediterraneo, punteggiato di antichi borghi marinari e contadini, con un suggestivo alternarsi di romantiche spiagge sabbiose e imponenti scogliere rocciose, con ottimali strutture recettive e di svago. Un’isola tranquilla e rilassante, a misura d’uomo, senza le folle di altre località, in un contesto ambientale di grande fascino, sopra e “sotto” il mare, dall’aprile 2008 tutelato dall’area marina protetta “Regno di Nettuno”. 
In bilico tra storia e leggenda – secondo i miti greci, qui si sarebbe svolta la battaglia tra gli dei e i giganti – l’Isola di Procida fu abitata fin dai tempi più remoti: coloni micenei, calcidesi, greci, fino ad arrivare ai romani. Causa le frequenti incursioni dei pirati, nel corso del medioevo gli abitanti dell’isola non ebbero vita facile: per meglio difendersi, fu così costruito il borgo fortificato di Terra Murata, il cui nome dice tutto, nel punto più alto del territorio, a 91 metri di quota.

La piccola Isola di Procida (circa 4 chilometri quadrati) mostra chiaramente, anche allo sguardo più distratto, la sua origine vulcanica, con i tipici golfi a mezzaluna, evidenti tracce degli antichi crateri eruttivi. Di conseguenza, la costa dell’isola è molto lunga (16 chilometri) e frastagliata, con un coreografico susseguirsi di spiagge e scogliere, promontori e baie, punteggiate di antichi borghi di pescatori. L’entroterra appare quanto mai verdeggiante, con numerose e tranquille contrade, caratterizzate dalle tipiche e vivaci case policrome, tipicamente mediterranee, che infondono allegria e gioia di vivere. Luoghi tutti da vedere, tra i quali possiamo ricordare: la già citata cittadella fortificata di Terra Murata, in bella posizione panoramica, con l’artistica Abbazia di S. Michele Arcangelo (XV secolo), a picco sul mare; il borgo marinaro di Marina Grande, ancora con una fervente attività peschereccia; l’incantevole Marina Corricella, simile a un presepe, con la sua compatta e multicolore struttura urbanistica dalle antichissime origini, affacciata ad anfiteatro sul mare; il suggestivo isolotto disabitato di Vivara, all’estremità meridionale dell’isola, e molti altri ancora.

Il punto di forza turistico di Procida è però rappresentato, e non potrebbe essere altrimenti, dalle sue incantevoli spiagge, alternate a coreografiche scogliere: la Spiaggia della Silurenza, vicino a Marina Grande, ideale per le famiglie e i bambini; la non lontana Spiaggia della Lingua; la suggestiva e riparata Spiaggia della Chiaia, con la sua sabbia scura e il fondale basso; la baia di Pozzo Vecchio, dove Massimo Troisi ambientò alcune scende del film “Il postino”; la Spiaggia di Ciraccio, la più lunga dell’isola; la vicina Spiaggia della Chiaiolella, molto adatta anche al surf, e altre ancora. Arenili ben serviti da stabilimenti balneari e ristoranti, cui si alternano luoghi del tutto naturali e solitari, a volte raggiungibili solo in barca, per rimanere veramente “a tu per tu” con il mare, come le spettacolari “Rocce del faro”, o le “Rocce di Punta Pizzaco”, molto adatte alle immersioni. Senza dimenticare, infine, il panoramico giro in barca dell’isola, che da solo vale il viaggio.