Spesso, Salerno viene ricordata semplicemente come la “porta di accesso” alla Costiera Amalfitana, ma in effetti si tratta di una definizione quanto mai riduttiva, che non rende merito alle grandi bellezze e attrattive di questa città, incastonata al centro dell’omonimo golfo, in una delle aree più belle e affascinanti della Campania. Un soggiorno a Salerno riserverà non poche sorprese, tutte piacevoli: un centro storico di grande interesse, chilometri di rilassanti spiagge sabbiose affacciate sul Mar Tirreno, le selvagge vallate dei Monti Picentini, suggestivi siti archeologici (tra cui Paestum), i vicini parchi nazionali del Vesuvio e del Cilento, e ovviamente la Costiera Amalfitana, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. 
Risalente almeno al VI secolo a.C., con un insediamento osco-etrusco, Salerno divenne colonia romana nel 197 a.C., per poi svolgere un ruolo di rilievo nel medioevo, come importante centro longobardo, e poi normanno. In particolare, all’epoca la città era nota in tutta Europa, e non solo, per la cosiddetta “Scuola medica salernitana”, la più antica e importante scuola di medicina dell’Occidente, sorta all’inizio del IX secolo, probabilmente “ereditando” le conoscenze e le tecniche di un ospedale benedettino del VII secolo, a sua volta custode dell’antico “sapere” romano e greco. La scuola, alla quale è dedicato un museo, fu sciolta solo nel 1812, e valse a Salerno il titolo di “Hippocratica civitas” – la città di Ippocrate – che ancora oggi campeggia nello stemma cittadino.

La millenaria storia di Salerno ci ha lasciato in eredità un centro storico medievale di grande fascino, con le sue viuzze e le sue piazze, dove si affacciano insigni monumenti, a cominciare dal Duomo di S. Matteo, simbolo della città e dell’antica potenza normanna, eretto sul finire dell’XI secolo sui resti di una chiesa paleocristiana, a sua volta edificata sulle fondamenta di un tempio romano. Il sacro edificio è uno dei più significativi esempi dell’architettura medievale dell’Italia meridionale, ricchissimo di opere d’arte. Tra gli altri monumenti e luoghi da non perdere, possiamo ricordare: la barocca Chiesa di S. Giorgio, la longobarda chiesa di S. Pietro a Corte, l’ottocentesco Teatro Verdi, il Museo Archeologico Provinciale, l’antico Giardino della Minerva, ritenuto il primo orto botanico dell’Occidente, fino ad arrivare al grandioso Castello di Arechi (VII secolo, eretto su strutture romane), che dall’alto del suo colle domina la città, in uno stupendo giro d’orizzonte.

Alle grandi attrattive culturali di Salerno, si affianca un ambiente naturale di sicuro interesse, a cominciare dalla lunga spiaggia sabbiosa affacciata sul Mar Tirreno (circa sette chilometri): una sabbia finissima e dorata, un fondale regolare e sicuro, vari stabilimenti balneari ben attrezzati, tratti di “spiaggia libera”, buone strutture sportive…, ovvero tutti gli ingredienti per trascorrere ideali giornate di riposo e di svago.

Immediatamente alle spalle della città, l’amante della natura potrà visitare l’imponente massiccio dei Monti Picentini, dove in inverno è possibile sciare, culminante nei 1809 metri del Monte Cervialto. Un gruppo montuoso tutelato dall’omonimo parco regionale, caratterizzato dalla più vasta distesa forestale dell’intera Italia meridionale – oltre 40mila ettari – che dona a queste vallate un aspetto severo, maestoso e solitario. Infine, ricordiamo a una manciata di chilometri i suggestivi Monti Alburni, con il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.