Nonostante faccia meritatamente parte del club dei “Borghi più belli d’Italia”, non troverete il “centro storico” di questo paese, e neppure grandi monumenti, o preziose opere d’arte. Per certi versi, non troverete neppure il paese! Eppure, nonostante ciò, o forse proprio per questo, sarà difficile resistere al fascino di Furore, piccolo Comune di nemmeno mille abitanti, nel cuore della splendida Costiera Amalfitana: una delle aree turistiche più famose e affascinanti d’Italia, non a caso chiamata “La Divina”. 
Di fatto, Furore è un insieme di minuscoli villaggi di poche case, abbarbicati sul ripidissimo pendio della costa, a picco sull’azzurro intenso del mare, con scenari di rara dolcezza e romanticismo: vasti oliveti e vigne terrazzate, i pergolati dei limoni con le reti tese sui pali, i tetti rossi e le colorate maioliche dei piccoli campanili, i coloratissimi fiori dei rovi selvaggi…. Una vacanza a Furore, spesso chiamato “il paese che non c’è”, sarà un’esperienza difficile da dimenticare, in strutture recettive variegate e di buon livello, tra cui soprattutto alberghi e Bed & Breakfast, ma anche affittacamere e due agriturismo.

Poco o nulla sappiamo delle origini di Furore, documentato per la prima volta solo in documenti catastali del 1752. Con tutta probabilità, i primi nuclei abitati risalgono all’epoca tardo-romana, come sicuro rifugio dalle invasioni barbariche, e successivamente dalle incursioni dei pirati. La particolare morfologia della costa ha impedito lo svilupparsi di un vero paese, favorendo invece la nascita di numerosi, piccoli agglomerati, senza un vero “centro”, e neppure una piazza. Le varie frazioni sono collegate da ripide stradine, mulattiere e scalette, da percorrere nel corso di piacevoli passeggiate, panoramiche come poche. Itinerari che faranno scoprire numerosi artistici murales, nonché piccole e raccolte chiese, tra cui l’affrescata Chiesa di S. Giacomo, la più bella e probabilmente la più antica del paese.

Soggiornare a Furore sarà come vivere in un fiabesco giardino pensile, in bilico tra mare e montagna, con gli infiniti panorami della Costiera Amalfitana. Il fiore all’occhiello del paese si trova però in riva al mare, ovvero il famoso Fiordo di Furore, che da solo vale il viaggio, spesso definito “un angolo di Norvegia nel cuore del Mediterraneo”. Si tratta di un orrido vallone roccioso – un vero e proprio fiordo – che dalla montagna sfocia nel mare, con un minuscolo borgo di pescatori, abbellito da una spiaggetta e da un altrettanto piccolo approdo. Un grumo di case dal fascino senza tempo, a volte avvolto da un silenzio irreale, altre volte “assalito” dalla furia paurosa e incontenibile del mare in tempesta, tanto da aver dato il nome all’intero paese: Terra Furoris, ovvero Terra del Furore. Un borgo per certi versi unico, oggi accuratamente restaurato, dove tra l’altro vissero la loro intensa storia d’amore Roberto Rossellini e Anna Magnani.

Per la sua posizione centrale, Furore è l’ideale base di partenza per visitare l’intera Costiera Amalfitana, sia lungo le numerose mulattiere pedonali che salgono verso Agerola, sia percorrendo la spettacolare strada litoranea, letteralmente incuneata tra le rocce, a strapiombo sul mare. Tra le località da non perdere, possiamo ricordare la mondana Positano e l’artistica Amalfi, la più antica tra le quattro Repubbliche Marinare italiane, senza dimenticare la villa romana di Minori.