E’ un piccolo Stato, nel cuore dei Balcani, poco più grande del Piemonte, la Fyrom ha riacquistato la sua indipendenza dopo la dissoluzione della ex-Jugoslavia, ha un territorio senza sbocchi sul mare, prevalentemente montuoso, soprattutto nella zona settentrionale e occidentale, con il Monte Korab che raggiunge i 2.747 metri di quota, al confine con l’Albania. Nella zona meridionale il paesaggio si addolcisce, con ampie valli fluviali, ricche di pascoli e di coltivazioni, con piacevoli paesaggi e ambienti rurali. E’ una natura in gran parte integra, rilassante e scenografica, soprattutto nella zona dei laghi di Prespa e Ohrid, all’estremo sud-ovest del Paese, al confine con la Grecia e l’Albania.

Una visita della Fyrom può senz’altro iniziare dalla capitale Skopje, nel nord del Paese: una città moderna, efficiente, con un centro storico di grande interesse, purtroppo in parte compromesso dal devastante terremoto del 1963, che fece oltre mille vittime. Importane città fortificata ai tempi dei Romani – con il nome di Scupi – nel corso dei secoli Skopje rappresentò il punto d’incontro tra Oriente e Occidente, su una delle più frequentate vie di comunicazione dell’epoca. Per questa ragione, la città vecchia offre al visitatore una piacevole alternanza di stili architettonici, con chiese e monasteri bizantini accanto a splendide moschee e bagni termali di epoca ottomana. Tra i tanti, ricordiamo la moschea di Mustafa-Pasha (XV secolo), la Torre dell’orologio e il ponte di origine romana sul fiume Vardar. Skopje, con le sue ottime strutture turistiche, rappresenta inoltre l’ideale base di partenza per visitare il resto del Paese, con i suoi quattro parchi nazionali.

In particolare, una delle zone turistiche più interessanti ruota intorno alla città di Ohrid (quota 695 metri), in riva all’omonimo lago, a pochi chilometri dal quasi gemello Lago di Prespa. Due specchi d’acqua di grande fascino, immersi nel verde di un suggestivo ambiente montano, con panorami da cartolina, in tutte le stagioni. Una bellezza pari a quella della città di Ohrid, l’antica Licnido dei Romani, ritenuto uno dei centri abitati più antichi d’Europa, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La città, ancora ben conservata nel suo centro storico, è nota per le sue bellissime chiese e i suoi monasteri: 14 i più importanti, con in evidenza S. Sofia, per lungo tempo cattedrale della città, e il grandioso complesso della chiesa di S. Bogorodica Perivlepta, con la sua straordinaria collezione di 800 icone bizantine, realizzate dall’XI al XIV secolo. Non vanno poi dimenticati, nel centro cittadino, i resti dell’anfiteatro Romano.

La cucina macedone si presenta alquanto ricca e assortita, in una sorta di gustosa alchimia di influenze gastronomiche orientali e occidentali. Come il goloso burek, di origine turca, ma diffuso in tutti i Balcani: una sfoglia di farina, burro e sale farcita di carne, spinaci (o funghi), cipolla, uova e formaggio. O la turli tava, un ricco piatto a base di carne a pezzi (suino, vitello e montone), patate, pomodori, cipolle, uova e paprika.

Da un punto di vista logistico, Skopje è raggiungibile con voli diretti da Milano e Roma, mente per gli spostamenti interni sono molto diffusi i pullman. Dal punto di vista della sicurezza, secondo il Ministero degli Esteri Italiano la Fyrom è ormai sicura per i turisti, con un minimo di attenzione solo nella zona di confine settentrionale.