Crocevia al centro di una fertile pianura dalla quale si dipartono le principali direttrici per il nord Italia, a due passi dal romantico bacino del lago d’Orta e attorniata da dolci declivi morenici, ecco Borgomanero. Luogo vitale e armonioso, seconda città della provincia di Novara, concentra in se le caratteristiche di questa terra: borgo operoso, dinamico, proiettato verso il futuro con una grande attenzione alle tradizioni, come dimostrano le innumerevoli manifestazioni che si svolgono nell’arco dell’anno. La storia di questa cittadina si perde tra cronaca e leggenda: il primo agglomerato è documentato attorno al 962, quando l’imperatore Ottone I di Sassonia elargiva ai canonici dell’Isola di san Giulio la “corte di Barazola”, divenuta Baraggiola, ancora oggi vigile testimone di quel passato glorioso. Nella donazione imperiale si trovavano anche le terre che componevano un “manso” o “manerio” cinto di mura e fossato a difesa, per questo detto “borgo” donde derivò “Borgo Manerio” o più semplicemente Borgomanero. La leggenda invece soddisfa la fantasia di chi vuole ancorare le radici nella notte dei tempi, abbinando il racconto fantastico “dei tredici orchi”, alla fondazione della Città, con conseguente creazione del piatto tipico. Il mito vuole che questi rudi guerrieri accompagnati dalle loro donne, di ritorno da un pellegrinaggio all’Isola di san Giulio, in seguito ad un incidente al carro sul quale viaggiavano, si fermarono proprio nel luogo dove sorgerà il borgo.
La zona ospitale invitò il gruppo a stabilirsi.

La carenza momentanea di viveri, portò alla “macellazione” del proprio asino, sino ad allora prezioso mezzo di locomozione. La carne fu talmente gustata con il vino locale che i “tredici” si riproposero di tramandare la ricetta ai posteri. Così è successo. Ancora oggi la carne macinata d’asino, il “Tapulon” si gusta con un ottimo vino rosso delle colline circostanti. E’ il piatto principale della tradizione che si assapora, anche e non solo, durante le prime settimane di settembre, dedicate alla Sagra dell’Uva, una manifestazione che coinvolge la Città e i dintorni in un caleidoscopio di spettacoli e iniziative alle quali partecipano anche le realtà gemellate di Digne les Bains (Francia) e Bad Mergentheim (Germania). Borgomanero è soprattutto storia, arte, enogastronomia e tradizione. Storia perché il borgo ha visto famiglie che protagoniste nei secoli, quali Visconti, Trivulzio , Sforza, d’ Este, Tornielli. Arte per le testimonianze presenti sul territorio cittadino: dalla millenaria chiesa di san Leonardo alla Colleggiata (che sorge nella piazza principale accanto alla settecentesca statua dell’Immacolata, contenente opere pregevoli di pittura); dalla Villa Marazza, sede della prestigiosa Fondazione e casa della Cultura, ai piccoli oratori devozionali, testimonianza di fede e laboriosità.
Enogastronomia, non solo per il “Tapulon”, ma anche per i piatti tipici della cucina locale, quali salumi, risotti, arrosti e brasati: il tutto assaporato con il prodotto dei vitigni doc “del Boca”. Tradizione, per il famoso e rinomato “mercato del venerdì”, la cui istituzione risale alla fine del 1400 da parte del Senato della Città di Milano.

La principale manifestazione folckloristica rimane senza dubbio la “Sagra dell’Uva”, che vede protagonisti i borgomaneresi stessi nei primi giorni di settembre, governati dalle maschere locali : Sciora Togna e Carulena, parodia di una nobiltà di provincia legata a un passato che non c’è più. Borgomanero è tutto questo: una vitale economia proiettata verso il futuro con solide basi nella tradizione; una Città che sa incantare e farsi amare.

PER INFORMAZIONI

Comune di Borgomanero:
Corso Cavour 16 – 28021 Borgomanero (NO)

Ufficio Turistico:
Corso Roma 136 – Tel. 0322869992 – www.comune.borgomanero.no.it