La bellezza della costa che va da Fethiye ad Alanya è tale che si suppone che il giardino dell’Eden fosse localizzato qui. Gli incredibili colori che assume il mar Mediterraneo in questa parte della Turchia meridionale hanno fatto sì che fosse chiamata costa turchese, anche se in realtà i Turchi, proprio per l’eccezionale limpidezza delle acque, hanno chiamato il mar Mediterraneo Ak Deniz, che vuol dire “mare bianco”. Si dice che su queste spiagge stupende venisse spesso la regina d’Egitto Cleopatra. La regione è soleggiata 300 giorni l’anno ed è un paradiso per i bagni, gli sport acquatici e il golf. Nei mesi di Marzo ed Aprile è possibile sciare di mattina e tuffarsi nelle acque tiepide del Mediterraneo nel pomeriggio. In questa costa ricca di baie, di insenature e di isolotti, l’uomo ha lasciato la testimonianza di un passato denso di storia. Vi si trovano infatti teatri romani e templi, fortezze di epoca selgiuchide e chiese bizantine, archi di trionfo e necropoli rupestri.Situata in una baia ai piedi della catena montuosa del Tauro, la città di Antalya è la più celebre zona di villeggiatura della costa con i suoi viali di palme e la sua nota marina di Antalya. Antalya fu fondata nel 159 a.C. dal re Attalo di Pergamo che la chiamò Attaleia. Dopo di lui, romani, bizantini e selgiuchidi occuparono a turno la città, fino a quando essa cadde sotto il dominio degli ottomani nel secolo XIII. Ad Antalya coesistono due città: quella vecchia, con le sue case in legno, le vecchie madrase oggi in gran parte in avviato restauro e quella più moderna, con i suoi viali ombreggiati di palme, palazzi e negozi ad Antalya tipici della civiltà urbana occidentale. Vi sono inoltre numerosi parchi di Antalya in cui è interessante vagare. I più belli sono i parchi Karalioglu, Mermerli e Ataturk. Il Museo Archeologico di Antalya invita a un viaggio nelle civiltà dell’Asia Minore attraverso 5000 reperti di grande valore storico e artistico. Nelle sue sale sono esposti dai primi rudimentali oggetti dell’età della pietra fino a quelli raffinatissimi dell’impero ottomano. Ogni anno in Autunno si tiene il festival di Antalya del Film e dell’arte “Altin Portakal” (l’arancia d’oro) che attira partecipanti e visitatori.
L’antica città, Kaleiçi, è il centro di attrazione di Antalya. Chiusa da splendidi viali a doppia carreggiata, tracce delle mura romane restano nell’intera cerchia; notevole e quasi intatta la monumentale porta di Adriano di Antalya. La porta fu costruita nel 130 d.C. in onore della visita ad Antalya dell’imperatore Adriano ed è il più bel monumento antico di Antalya. Parte della fortificazione antica è anche la Torre dell’orologio in piazza Kalekapisi e la torre di Hidirlik, che anticamente fu usata anche come faro. Le strade della città sono tracciate sinuosamente , quasi piane sui cerchi concentrici e in ripida pendenza quando trasversalmente scendono al porto di Antalya. Scendendo verso il porto si trovano ristoranti ad Antalya e caffè anche di gran lusso, boutiques, raffinati negozi di tappeti e di antiquari, piccoli alberghi ad Antalya e un’infinità di pensioni. Un minareto insolito, tutto in mattoni, sovrasta la città antica: è Yivli Minare, o minareto scalato, eretto all’inizio dell’VIII secolo e attualmente simbolo di Antalya. Il medrese di Karatay (collegio teologico) nel distretto di Kaleiçi, appartiene allo stesso periodo e rappresenta il più bell’esempio selgiuchide di scultura su pietra. Una curiosità è il minareto detto “mozzo”, perche’ troncato da un fulmine, della Kesik Minare Cami.
A 13 Km da Antalya, verso Aksu, c’è la diramazione per Perge. Perge è una delle città antiche più importanti e più belle della costa, celebre anche dal punto di vista religioso perché fu qui che San Paolo pronunciò il suo primo discorso. Perge offre la splendida prospettiva della sua strada centrale: si entra attraverso una porta di epoca ellenistica affainacata da due torri cilindriche. La strada è fiancheggiata da porticati a colonne sui quali si aprivano botteghe. A Perge si possono vedere anche uno stadio fra i meglio conservati dell’antichità, che poteva contenere fino a 12.000 spettatori, e un teatro romano di 15.000 posti. A 47 Km da Antalya si trova Aspendos, che fu fondata nel V sec. a.C. E’ ancora visibile, a circa un chilometro a nord della città ciò che resta dell’acquedotto romano che riforniva Aspendos di acqua, trasportandola da oltre 20 chilometri di distanza. Il teatro romano, utilizzato ancora oggi, fu costruito dall’architetto Zenone nel II sec. d. C. ed è il meglio preservato del mondo e uno dei più bei teatri della Turchia. Esso può ospitare fino a 15.000 spettatori. Ogni anno in giugno e luglio si può assistere al Festival dell’opera e balletto di Aspendos, in un’atmosfera incantevole. Belek, a 40 Km da Antalya, è un centro moderno di vacanze gradito a coloro che amano il nuoto, il calcio e soprattutto il golf. Nel National Golf Club sono allestiti un campo per campionati professionisti con 18 buche, ed un campo per corsi accademici con 9 buche. I 42 Km di strada da Antalya a Kemer passano attraverso uno spettacolare paesaggio di montagne. Questa stazione balneare ha bellissime spiagge ed una marina ben attrezzata per coloro che desiderano fare gite in barca. A nord della marina una bella promenade lungo la baia conduce a caffè e negozi. Aprile e’ il mese in cui si tiene il variopinto Carnevale di Kemer. Vicino a Kemer e’ possibile visitare Olympos, fondata nel III sec. a.C. e covo di pirati, prima di entrare a far parte dell’Impero Romano. Circondata da un lussureggiante parco, la città si chiama come l’alta montagna che sorge a soli 10 Km e che raggiunge i 2.400 metri. Sopravvivono ancora ad Olympos i resti dei bagni, dell’agorà e della basilica, oltre a numerosi monumenti funebri e interessanti sarcofagi. Si dice che qui dimorasse la Chimera, mostro vomitante fuoco. L’eroe Bellofonte la sconfisse conficcandole in gola la sua spada, ma la lingua saettante fuoco della belva non si spense e brucia ancora su quella piccola montagna che gli abitanti chiamano Yanartas, che vuol dire pietra che brucia: è, in realtà, solo un getto di gas naturale che a contatto con l’aria si infiamma, creando un fantastico effetto soprattutto di notte. La cucina turca, frutto di una civiltà molto attenta al gusto del buon vivere come quella ottomana, e’ tra le più raffinate del bacino mediterraneo: è considerata una delle migliori cucine del mondo insieme a quella francese e cantonese. I Turchi per tradizione iniziano la loro cena con i “meze”, che sono antipasti che vengono serviti freddi in assortimento e preparati di solito senza carne. Vi sono verdure cotte all’olio d’oliva (zeytinyagli), sfoglie ripiene di verdura e formaggio fritte o cotte al forno (börek), insalate di vario tipo, salse piccanti e piatti a base di yogurt. Nelle portate principali i sapori di carne – montone e agnello soprattutto – convivono con piatti a base di verdura. Famosissimi sono i “kebab”, di cui esiste una grandissima varietà. Il pesce viene servito normalmente fritto o impanato. In Turchia gli amanti del dolce non potranno certo considerarsi delusi: budini di riso (firin, sütlaç), tutte le varietà di dolci allo sciroppo di zucchero (baklava, kadaif), e i famosi lokum gommosi. Il pane turco è eccezionale, ci sono grossi bastoni rigonfi appoggiati in piedi su più ripiani nelle vetrine dei tanti panifici. La bevanda tradizionale della Turchia pastorale era il latte inacidito, l’ayran, una sorta di yogurt liquido reso salato dalla fermentazione, che oggi resta una delle bevande più classiche. La bevanda alcolica nazionale e’ il raki, una bevanda a base di anice allungata con l’acqua. La birra turca è di ottima qualità. Anche il vino turco è in genere ottimo (per quanto manchino vini di gran classe). Il caffè turco non va bevuto appena servito, deve essere lasciato depositare a lungo in modo che cadano i fondi. E’ sempre già zuccherato e si può ordinare “sekerli” dolce, “orta” mediamente zuccherato oppure “sade” senza zucchero. La bevanda più diffusa in assoluto è il çay (tè), che è prodotto sulle coste del Mar Nero. Esso viene servito ovunque: nei negozi, nelle stazioni di servizio, negli angoli dei cortili in bicchierini da tè di vetro sottile che possono essere un buon souvenir di viaggio.
Ad Antalya esistono locali per tutti i gusti. Kaleiçi, la vecchia città, ha moltissimi bar, discoteche ad Antalya e ristoranti caratteristici. L’area di Isiklar è piena di bar e ristoranti di stile europeo. Per gustare il pesce il posto migliore è l’Halk Pazari (mercato della gente) dove vi sono un’infinità di ristorantini dall’arredamento semplice, ma che offrono gustosissimi piatti turchi.
Lo shopping ad Antalya è un paradiso per gli appassionati. Vi è un’offerta enorme di lavori artigianali fatti a mano: tappeti, ceramiche, oggetti in rame e pipe di schiuma di mare. Anche i gioielli sono un buon acquisto da fare in Turchia: gli artigiani orafi sono molto bravi e la produzione è molto vasta. Molto caratteristici sono i mercati rionali di Antalya (tra cui consigliamo quello di Isiklar il mercoledi’) con frutta, ortaggi e spezie di tutti i generi. Vi è un’offerta enorme di belle boutique di Antalya con prezzi molto vantaggiosi.
Oltre che per le spiagge Antalya è famosa per essere la città delle marmellate. Vi sono marmellate di Antalya dai gusti più inconsueti: ai fiori di limone, all’anguria, ai datteri , al pompelmo rosa e, specialità tra le specialità, alla melanzana. Nei villaggi intorno ad Antalya durante l’inverno vivono i yörük, popolazioni semi nomadi che fabbricano tappeti a mano usando colori vegetali e la lana delle pecore che posseggono. I colori dei tappeti: blu, rosso e verde scuro, riflettono la loro cultura nomade.
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