All’estremità settentrionale del litorale della Campania, sullo sfondo del Golfo di Gaeta, un’incantevole spiaggia sabbiosa lunga sei chilometri, ai piedi dell’impressionante e coreografico cono vulcanico del Roccamonfina, ammantato di verdeggianti castagneti. E’ questo l’invidiabile biglietto da visita di Baia Domizia, apprezzato centro balneare campano, frazione dei Comuni di Sessa Aurunca e Cellole. Una località immersa nel verde di una suggestiva pineta litoranea, con buone e variegate strutture recettive e di svago, affacciate sull’azzurro del Mar Tirreno. 
La storia di Baia Domizia come centro turistico, a sud della foce del Fiume Garigliano, risale agli anni ’60 del ‘900, anche se, in epoca romana, la zona era un “lucus”, ovvero un bosco sacro dedicato a Marìca, ninfa delle paludi e della acque, il cui tempio doveva trovarsi poco a nord del fiume. Per secoli e millenni poco o nulla cambiò, con vaste e selvagge aree boschive e paludose, fino alla nascita, il 7 aprile 1963, della località balneare di Baia Domizia. Una vera “cittadella delle vacanze”, pressoché autosufficiente, elegante e raffinata, sviluppatasi parallela al litorale, quasi mimetizzata nel verde di una pineta resinosa e balsamica.

Il fiore all’occhiello della località è il suo lungo e romantico arenile di sabbia fine (di origine vulcanica) lungo oltre sei chilometri, servito da una trentina di moderni e ben attrezzati stabilimenti balneari. Una spiaggia molto adatta alle famiglie e ai bambini, desiderosi di tranquillità, ma anche ai giovani e agli amanti degli sport legati al mare, che qui troveranno innumerevoli opportunità. Particolarmente accattivante il binomio “spiaggia – pineta”, in modo da alternare momenti di riposo in riva al mare e piacevoli passeggiate nel fresco della macchia mediterranea. Con la possibilità di ammirare, tra gli altri, gli splendidi aironi rossi, soprattutto lungo i canali di bonifica dell’immediato entroterra. Baia Domizia è inoltre sede di numerose e interessanti manifestazioni, come “L’Arena d’Arte”, ovvero un gara internazionale di sculture di sabbia, e il “Blues Festival” internazionale.

Un’altra delle grandi attrattive di Baia Domizia è il Parco Regionale Roccamonfina – Foce Garigliano, esteso su circa 11mila ettari, con in evidenza lo spettacolare gruppo vulcanico del Roccamonfina – il più antico della Campania, ben più imponente del Vesuvio – la cui attività cessò del tutto solo in epoca storica. Un impressionante “cono” che domina le vallate dei fiumi Garigliano e Volturno, culminante nei 1005 metri del Monte S. Croce, con il suo ciclopico cratere del diametro di sei chilometri. I suoi pendii sono ammantati di oliveti e vigneti, ma soprattutto di rigogliosi castagneti, grazie alla particolare e favorevole composizione mineralogica del suolo lavico. Altrettanto spettacolari le fioriture di crochi, ranuncoli, primule, anemoni, viole, e soprattutto orchidee, che richiamano studiosi e appassionati, come pure semplici gitanti.

Infine, ricordiamo le numerose testimonianze storiche – piccoli paesi, castelli, chiese… – ma anche le impressionanti mura megalitiche sulla sommità del Monte La Frascara (quota 928 metri), con tutta probabilità edificate dall’antico popolo degli Ausoni (o Aurunci). Senza dimenticare le curiose neviere, cioè piccole costruzioni a forma di cupola, utilizzate un tempo per raccogliere la neve, in modo da poter immagazzinare e conservare nei mesi caldi i cibi deperibili e le castagne.